©
Il bombardamento degli Alleati del 9 settembre 1943 fu uno spartiacque nella vita di Capua. La guerra causò la morte di più di mille abitanti e la distruzione o il danneggiamento di opere artistiche e architettoniche, ma cancellò anche ogni traccia di vita di comunità. Per tagliare le vie di approvvigionamento alle truppe tedesche, gli Alleati bombardarono il ponte romano. Nel crollo della struttura precipitò nelle acque turbinose del Volturno anche la statua di san Giovanni Nepomuceno. Sebbene sia plausibile che i resti giacciano sul fondale insieme a quelli del vecchio ponte, ancora oggi visibili durante le secche estive, la realtà potrebbe essere diversa. Voci di popolo parlano di un presunto ritrovamento della statura ad opera dei ciummaiuoli capuani nell’immediato dopoguerra. Alla richiesta alla curia arcivescovile di un compenso e al rifiuto di questa per le ristrettezze finanziarie, i pescatori l’avrebbero di nuovo inabissata. Nel corso, poi, della ricostruzione del ponte, le ruspe ne avrebbero asportato ogni frammento, distruggendola per sempre.
by .IT Capua
La Napoletanità